MANCIANO - Ieri all'interno del "Palazzo del potere" si è svolto il consiglio comunale più atteso degli ultimi due anni. Un consiglio pirotecnico che dalle 9 del mattino si è prolungato fino al tardo pomeriggio. Diatribe, scontri, tutti contro tutti. La miccia è stata accesa dall'opposizione che ad inizio seduta ha chiesto e ottenuto di poter aggiungere all'ordine del giorno l'analisi politica e un dibattito aperto sull'istituzione del gruppo consiliare "Per il nostro comune", nato tra le fila della maggioranza e già ribattezzato il gruppo degli "epurati". Ai membri del gruppo sono state revocate dal sindaco Mario Mecarozzi tutte le deleghe e gli assessorati che ricoprivano con la seguente motivazione: “Io non ripongo fiducia nei confronti dei membri che compongono il gruppo consiliare "Per il Nostro comune". Voglio circondarmi di persone di cui mi fido e su cui posso davvero contare. Reputo l'istituzione del gruppo un atto di sfiducia nei miei confronti e un ostacolo all'iter amministrativo di questo governo. Finché c'è la maggioranza resto il sindaco di Manciano, quando la maggioranza non ci sarà più me ne andrò a casa senza nessun problema". Immediata ed energica è stata la reazione di tutti i membri del nuovo gruppo, a partire dal capogruppo Roberto Denei, che ha dichiarato: "Abbiamo creato questo gruppo per dare un nuovo slancio e più collegialità alle attività svolte da questo governo. Non volevamo fare opposizione i fatti lo dimostrano. Non abbiamo mai votato contro le delibere portate in giunta e in consiglio dall'esecutivo. Non abbiamo interessi privati da difendere ma vogliamo essere pienamente partecipi della vita di questa amministrazione". A questo si sono aggiunti gli interventi di tutti gli altri "epurati" tra i quali il più significativo è stato quello di Giulio Detti. "Credo - ha esordito l'ormai ex assessore al Turismo - che, analizzando il lavoro da me svolto in questi due anni da assessore, sia chiaro a tutti come le motivazioni propinate dal sindaco non sussistono. La sua scelta è stata puramente animata dalla volontà politica di soffocare ogni tipo di confronto democratico all'interno della maggioranza. Credo altresì che pretendere di essere informato e di partecipare alle decisioni, sia non solo un diritto, ma un dovere per un assessore. Noi del gruppo non sappiamo cosa è stato messo nel piano strutturale in questi due anni come non sapevamo che il Comune di Manciano, rappresentato in questo caso da Inerio Biondi, aveva sottoscritto e firmato una lettera di intenti con il Coseca senza averci dato alcuna informazione a riguardo”. L'opposizione chiara e decisa ha chiesto le dimissioni al sindaco Mario Mecarozzi affermando “non c'è più una vera maggioranza. E’ uno spettacolo indegno" che i cittadini di Manciano non meritano”. Anche Roberto Bulgarini del gruppo consiliare Psi ha chiesto disorientato: "Questo nuovo gruppo appoggerà o manderà a casa questa amministrazione? Non è chiaro". Per il resto tutti i punti all'ordine del giorno passano e l'amministrazione Mecarozzi procede per la propria strada verso l'imminente e prossima approvazione del piano strutturale.
Andrea Teti
Andrea Teti
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