MANCIANO - Grande successo per Villa Acquaviva al concorso internazionale packaging "Etichetta dell'anno 2011" che si è svolto a Verona lo scorso 15 marzo. La cantina a conduzione familiare, che si estende per oltre 15 ettari nei pressi di Montemerano, ha ricevuto il consenso della giuria riuscendo a portare a casa la medaglia di bronzo con "Essenza di nero", il prodotto iscritto nella categoria confezioni dei distillati provenienti da uve, vinacce, mosto o vino, e la menzione speciale ottenuta con "Nero". La competizione, organizzata dall'ente autonomo Fiere di Verona come evento collaterale di Vinitaly, si propone di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini e dei distillati stimolando lo sforzo delle aziende vitivinicole al continuo miglioramento della propria immagine. Requisiti per nulla estranei in casa Acquaviva che, nonostante i 220 concorrenti, ha ottenuto importanti riconoscimenti. Un lavoro di perfezionamento continuo che parte nel 1984 quando il signor Serafino D'Ascenzi, attuale proprietario, acquista la tenuta dai Marchesi Ciacci. "Nel 2007 - spiega Fabrizio D'Ascenzi Marketing Manager di Villa Aquaviva- abbiamo dato un cambio deciso e netto alla nostra parte grafica restaurando lo stemma di famiglia e le etichette dei nostri prodotti. Siamo passati da un'immagine classica, etichetta bianca di carta con stilizzato un bicchiere, a un'immagine innovativa in cui la fa da padrone il carattere particolare con cui è scritto il nome del vino sull'etichetta trasparente. La sensazione è quella di un nome stampato direttamente sulla bottiglia. A questa rivoluzione - incalzano dall'azienda- è stato abbinato il cambiamento delle confezioni che ora si presentano completamenti nere". Sforzi che nel tempo hanno dato i loro risultati. Non per nulla quest'anno il Gambero Rosso ha assegnato il premio come miglior vino rosso per rapporto qualità- prezzo al loro "Nero" Morellino di Scansano. "Visto il positivo flusso- concludono da Villa Acquaviva - abbiamo voluto partecipare alla packaging. Anche se credevamo nel potenziale della nostra immagine, è stato più un gioco, un volersi mettere ala prova, ma alla fine abbiamo ottenuto grandi risultati". Una piccola realta mancianese a conduzione familiare che sta ottenendo un crescendo di soddisfazioni . Della serie il proverbiale "Anche l'occhio vuole la sua parte" non passa mai di moda: l'estetica e il marketing della bottiglia devono rispettare l'anima del vino che c'è dentro.
Andrea Teti