MANCIANO:
A Manciano, come nel resto d'Italia, sta nascendo e si sta sviluppando il neonato Partito di Sinistra Ecologia e Libertà guidato da Nicola Vendola. Il Circolo Sel mancianese sta mettendo le radici. Ancora non sappiamo chi saranno i dirigenti Locali che guideranno 0 lavori del circolo. I cittadini mancianesi che stanno partecipano e collaborando alla costruzione del partito a Manciano dicono "dobbiamo definire ancora i dettagli, ci stiamo 'armando' di contenuti per la battaglia dialettica e politica che andremo ad affrontare". Davide Buzzetti, segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà dice "la segreteria provinciale sostiene e assiste la nascita del circolo Sel A Manciano ci sono questioni che devono essere affrontate e problemi che devono essere risolti al più presto tra i quali la gestione dell'energia alternativa, la gestione della discarica del Tafone e i possibili conflitti d'interesse che pesano su qualche membro della maggioranza di centrodestra. Ad oggi è Giuseppe Bozzini a rappresentare Sel nel gruppo di minoranza del Comune. Tra i compagni di Manciano ho visto giovani molto capaci e persone più mature: volti nuovi e volti vecchi della politica mancianese che hanno voglia di lavorare per il loro Comune".
Andrea Teti
venerdì 14 gennaio 2011
Manciano Intervento del presidente di Legambiente Fotovoltaico, i dubbi di Marciani
Manciano:
(a. t.j Andrea Marciani, presidente del circolo di Legambiente Manciano, replica agli articoli riguardo l'ingresso delle tecnologia fotovoltaica. Andrea Marciani dichiara che "il problema rappresentato dall'ingresso della tecnologia fotovoltaica in agricoltura deve essere inquadrato nella sua giusta prospettiva. La produzione di energia elettrica non è un attività agricola. L'agricoltura - spiega Andrea Marciani - produce il cibo dato che mantiene l'uomo in vita. L'agricoltura - racconta il presidente di Legambiente - anche nei momenti migliori della Pac, quando veniva additata dagli altri settori produttivi come un'attività semi-parassitaria, non è mai arrivata a ricavare più del 60% del suo reddito dai contributi europei. La produzione elettrica da fotovoltaico percepisce dal Gse un incentivo che moltiplica di sei volte il valore di mercato del kWh (da 7 a 46 cent.). Questa situazione sottopone l'agricoltura ad un damping spietato che le sta causando una crisi irreversibile, per questo, in Germania, già dal luglio 2010 è stata abolita ogni forma di incentivazione sul Fotovoltaico realizzato in terra agricola. I terreni agricoli incolti a causa della bassa redditività contingente - spiega Andrea Marciani - non sono equiparabili ad una cava dismessa, perché possono tornare produttivi con una semplice maggese. Il Fotovoltaico in terra agricola non ha nessuna giustificazione strategica, dal momento che si sostituisce una forma di energia più efficiente, la fotosintesi, con una meno, il fotovoltaico. Il Fotovoltaico in Italia dispone di superfici utili su tetti e lastrici solari in grado di soddisfare 5 volte il fabbisogno energetico nazionale diurno. Infine, il Fotovoltaico industriale, una volta istallato, non necessita quasi di alcuna manodopera, quindi è causa di disoccupazione ed è più assimilabile ad una rendita finanziaria che non ad un attività produttiva. Il nostro paese non ha l'autosufficienza alimentare. La sola ragione che fa preferire ai grandi speculatori del Fotovoltaico, la terra agricola ai tetti o cave dismesse è puramente economica: minor costo d'istallazione = maggiori profitti".
Andrea Teti
(a. t.j Andrea Marciani, presidente del circolo di Legambiente Manciano, replica agli articoli riguardo l'ingresso delle tecnologia fotovoltaica. Andrea Marciani dichiara che "il problema rappresentato dall'ingresso della tecnologia fotovoltaica in agricoltura deve essere inquadrato nella sua giusta prospettiva. La produzione di energia elettrica non è un attività agricola. L'agricoltura - spiega Andrea Marciani - produce il cibo dato che mantiene l'uomo in vita. L'agricoltura - racconta il presidente di Legambiente - anche nei momenti migliori della Pac, quando veniva additata dagli altri settori produttivi come un'attività semi-parassitaria, non è mai arrivata a ricavare più del 60% del suo reddito dai contributi europei. La produzione elettrica da fotovoltaico percepisce dal Gse un incentivo che moltiplica di sei volte il valore di mercato del kWh (da 7 a 46 cent.). Questa situazione sottopone l'agricoltura ad un damping spietato che le sta causando una crisi irreversibile, per questo, in Germania, già dal luglio 2010 è stata abolita ogni forma di incentivazione sul Fotovoltaico realizzato in terra agricola. I terreni agricoli incolti a causa della bassa redditività contingente - spiega Andrea Marciani - non sono equiparabili ad una cava dismessa, perché possono tornare produttivi con una semplice maggese. Il Fotovoltaico in terra agricola non ha nessuna giustificazione strategica, dal momento che si sostituisce una forma di energia più efficiente, la fotosintesi, con una meno, il fotovoltaico. Il Fotovoltaico in Italia dispone di superfici utili su tetti e lastrici solari in grado di soddisfare 5 volte il fabbisogno energetico nazionale diurno. Infine, il Fotovoltaico industriale, una volta istallato, non necessita quasi di alcuna manodopera, quindi è causa di disoccupazione ed è più assimilabile ad una rendita finanziaria che non ad un attività produttiva. Il nostro paese non ha l'autosufficienza alimentare. La sola ragione che fa preferire ai grandi speculatori del Fotovoltaico, la terra agricola ai tetti o cave dismesse è puramente economica: minor costo d'istallazione = maggiori profitti".
Andrea Teti
Manciano Giorgi (Lega) "Servono nuovi raccoglitori per pile"
Manciano:
Luca Giorgi, segretario comunale della Lega Nord di Manciano, denuncia la mancanza dei raccoglitori per le pile esaurite all'interno del centro abitato di Manciano. Luca Giorgi rivolgendosi all'attuale amministrazione comunale del sindaco Mario Mecarozzi chiede "dove sono finiti i raccoglitori per le pile esaurite che un tempo erano presenti nel centro abitato di Manciano? É possibile ripristinarli?". Il segretario de Carroccio manciuriane racconta "alcuni cittadini si sono rivolti alla Lega Nord per denunciare la mancanza di raccoglitori per rifiuti speciali. Questi raccoglitori eviterebbero che batterie usate e le pile vengano gettate nei comuni cassonetti del spazzatura. I cittadini ci hanno piegato che pur differenziano nel privato i rifiuti poi si trovano ad essere disorientati quando poi li devono liquidare negli appositi spazi. Questo perché mancano gli appositi spazi o contenitori per rifiuti speciali come batterie e pile, contenenti sostanze come zinco cromo, che inevitabilmente finisco per essere gettate nei cassonetti comuni contribuendo all'inquinamento del territorio. Tempo fa i contenitori per le pile ecc erano presenti nel centro abitato di Manciano ma sono stati rimossi senza fornire ai cittadini una spiegazione logica del perché è stato fatto. Noi della Lega Nord Manciano - conclude Luca Giorgi - a nome di tutti i cittadini chiediamo all'attuale Amministrazione Mecarozzi di provvedere, alla risoluzione di questo problema in modo da fornire un buon servizio ai cittadini stessi e al proprio ambiente e territorio".
Andrea Teti
Luca Giorgi, segretario comunale della Lega Nord di Manciano, denuncia la mancanza dei raccoglitori per le pile esaurite all'interno del centro abitato di Manciano. Luca Giorgi rivolgendosi all'attuale amministrazione comunale del sindaco Mario Mecarozzi chiede "dove sono finiti i raccoglitori per le pile esaurite che un tempo erano presenti nel centro abitato di Manciano? É possibile ripristinarli?". Il segretario de Carroccio manciuriane racconta "alcuni cittadini si sono rivolti alla Lega Nord per denunciare la mancanza di raccoglitori per rifiuti speciali. Questi raccoglitori eviterebbero che batterie usate e le pile vengano gettate nei comuni cassonetti del spazzatura. I cittadini ci hanno piegato che pur differenziano nel privato i rifiuti poi si trovano ad essere disorientati quando poi li devono liquidare negli appositi spazi. Questo perché mancano gli appositi spazi o contenitori per rifiuti speciali come batterie e pile, contenenti sostanze come zinco cromo, che inevitabilmente finisco per essere gettate nei cassonetti comuni contribuendo all'inquinamento del territorio. Tempo fa i contenitori per le pile ecc erano presenti nel centro abitato di Manciano ma sono stati rimossi senza fornire ai cittadini una spiegazione logica del perché è stato fatto. Noi della Lega Nord Manciano - conclude Luca Giorgi - a nome di tutti i cittadini chiediamo all'attuale Amministrazione Mecarozzi di provvedere, alla risoluzione di questo problema in modo da fornire un buon servizio ai cittadini stessi e al proprio ambiente e territorio".
Andrea Teti
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