lunedì 12 settembre 2011

Sinistra Ecologia e Libertà: Ecco una fotografia dell'attuale panorama politico locale.

MANCIANO - E' ancora bufera sulla politica mancianese. Dopo avere osservato e analizzato attentamente le ultime vicende che hanno scosso il panorama politico locale, ad intervenire per dire la propria è il partito di Sinistra Ecologia e Libertà di Manciano. “Riteniamo che informare i cittadini e mantenere in politica la più completa trasparenza sia una priorità – spiegano dal partito - Un cittadino bene informato che si trova davanti a situazioni trasparenti, infatti, non può che farsi un'idea precisa, magari politicamente più o meno giusta, su ciò che sta accadendo intorno a lui. La maggioranza che sta governando il nostro Comune, guidata dal sindaco Mario Mecarozzi, è ormai logora e a pezzi. Possiamo paragonarla ad un vestito lacero su cui, solo pochi membri della stessa maggioranza, stanno cercando di mettere delle toppe. Messa una toppa, il vestito si trappa da un'altra parte. Insomma quando un vestito è lacero e consumato va cestinato. I recenti contrasti venuti a galla tra le fila della maggioranza manifestano una spaccatura ben più profonda. Nonostante, infatti, l'amministrazione Mecarozzi si sia guadagnata il consenso dei cittadini presentandosi all'ultima tornata elettorale in veste di lista civica – puntualizza Sinistra ecologia e libertà - le componenti politiche al suo interno erano varie. E oggi, a distanza di pochi anni, la disomogeneità politica all'interno della maggioranza si è palesemente manifestata: dapprima con l'istituzione del gruppo capeggiato dall'ex assessore Roberto Bulgarini, e adesso con “Per il nostro Comune” con a capo Roberto Denei”. Adesso noi ci chiediamo, e rivolgiamo la stessa domanda a tutti i cittadini del comune di Manciano: Abbiamo bisogno di un “vestito lacero” o di una vera e propria “ solida armatura ” ? Ci meritiamo un sindaco che pubblicamente, per strada, nei bar, sfiducia palesemente i membri del nuovo gruppo“ Per il Nostro Comune “, neonato all'interno della stessa maggioranza , minacciando gli assessori e i consiglieri che lo compongono di togliergli le deleghe perché “ pugnalato alle spalle dagli stessi “ ? e oltre tutto non si presenta al Consiglio Comunale come fa una scolaretto quando marina la scuola evitando l'interrogazione? Ci meritiamo un nuovo gruppo dissidente, interno alla maggioranza, che nega l'evidenza dichiarando nelle sedi ufficiali di sostenere il sindaco nonostante siano sotto gli occhi di tutti i malumori e i contrasti che li hanno divisi? Malumori e contrasti forti, anche se non in via ufficiale, confermati più volte dagli stessi membri del nuovo gruppo, da alcuni non da tutti! Come può una maggioranza cosi lacera e divisa contrastare la crisi economica e i provvedimenti del governo? Cosa farà il sindaco nei confronti dell'Unione dei Comuni? Il suo assessore Inerio Biondi durante l'ultimo Consiglio Comunale ha fatto la cronaca di una “ morte annunciata” dicendo che: “ la maggioranza ha la volontà politica e decisa di non approvare lo sul nuovo Statuto comunale a breve “ dimenticandosi però che i termini legali per l'approvazione scadono a fine mese. Andando in in questo modo contro la legge regionale concludonono - il Comune di Manciano rischia, sempre secondo la legge regionale, il commissariamento da parte della Comunità Montana”. 

Andrea Teti.

Il PD di Manciano: quest'amministrazione è allo sfascio.


MANCIANO - Dopo l'ultimo consiglio comunale, posto sotto i riflettori dopo la nascita di un nuovo gruppo consiliare interno alla maggioranza guidata dal Sindaco Mario Mecarozzi, la reazione del contro-sinistra mancianese non si è fatta attendere. Il PD mancianese in una nota ufficiale consegnata alla stampa racconta: "Il Comune di Manciano sta vivendo un momento molto difficile, deve affrontare quella crisi economica che sta investendo tutta l’Italia, le difficoltà che quotidianamente le famiglie mancianesi devono superare, ne sono la testimonianza. E cosa fa l'amministrazione Mecarozzi? Assolutamente nulla. Anzi, si spacca, spende energie e tempo per meri giochi di potere interni, senza produrre azioni a sostegno dell’economia e dello sviluppo del nostro territorio. Nell’ultimo mese l’amministrazione della lista Manciano Comune Aperto ha subito due spaccature, la prima, l’uscita dalla maggioranza dell’ex assessore Bulgarini, ora la creazione di un ulteriore gruppo. Due fatti che non sono solo l’indizio, ma la certezza che la coalizione di governo, creata con una fretta fusione a freddo, è saltata. Infatti, la formazione del nuovo gruppo è un atto politico, tanto più che all’interno ritroviamo due assessori e due consiglieri delegati. Inoltre, a rappresentare il gruppo in consiglio sarà un assessore che si troverà in evidente contraddizione perché presente sia nell’esecutivo che in consiglio comunale. In politica, anche la più spicciola che sia, questi fatti rappresentano una totale sfiducia personale e amministrativa nei confronti del sindaco. Il PD di Manciano vuole far riflettere i cittadini sulla situazione di abbandono in cui versa la gestione del nostro Comune, che si trova senza una guida. Troppi impegni amministrativi sono in sospeso, dall’approvazione del Piano Strutturale all’accordo con le Terme di Saturnia alla questione della piazzola dell’elisoccorso; sono tutte decisioni necessarie per dare una spinta propulsiva all’economia del territorio.Quel che è più grave è la completa assenza del Sindaco Mario Mecarozzi, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione pubblica su quanto sta accadendo nella sua coalizione e non ha preso una posizione rispetto ai gruppi che si è visto creare in seno alla sua maggioranza. Giovedì 8 si è riunito il Consiglio Comunale, è stato il primo consiglio a seguito della spaccatura del gruppo di Denei eppure il Sindaco era assente, così come è stata assente, per un cavillo burocratico, la presentazione del nuovo gruppo da parte di Denei.Non è ammissibile che Mecarozzi sfugga così palesemente ai problemi che ha la sua maggioranza, soprattutto perché vanno a influire negativamente sui lavori dell’amministrazione. Essere sindaco, vuol dire essere a capo della gestione della cosa pubblica, e proprio realizzare una amministrazione sana oculata e produttiva dovrebbe premere prima di ogni altra cosa a Mecarozzi e ai suoi consiglieri." Il PD conclude con forza dicendo: "Al Sindaco Mecarozzi, a tutta la sua giunta, ormai scollata e scomposta, chiediamo di fare un passo in dietro, solo le dimissioni potranno risolvere un’ingessatura che tanto danno provocherebbe alla nostra collettività, allo sviluppo e alla crescita di questo territorio."

Andrea Teti