martedì 20 settembre 2011

Manciano Il vertice di Montemerano non è servito a spegnere le polemiche Rimpasto servito ma Mecarozzi rischia Confermato Morini vice sindaco. Sicuri anche Biondi, Ciavattini, Petrucci e Caccialupi

 MANCIANO - “Ricomposta la giunta comunale di Manciano. Il sindaco Mario Mecarozzi ha distribuito le deleghe. Confermato Mirco Morini nella carica di vice sindaco, rimangono da definire ancora gli altri incarichi ma i nomi sono però certi: Inerio Biondi, Cesare Ciavattini, Cristina Petrucci, Andrea Caccialupi. Il primo cittadino ringrazia anche i componenti del nuovo gruppo consiliare ‘Per il nostro Comune’, con i quali si è incontrato ed ha parlato, e che hanno garantito l’appoggio alla maggioranza fino alla fine della legislatura”. Questo il contenuto scarno del comunicato arrivato ieri pomeriggio dal Comune di Manciano. Insomma: problemi risolti per il sindaco Mario Mecarozzi da qui alla fine della legislatura. Ma i bene informati invece parlano di problemi irrisolti e di fortissime fibrillazioni dentro la maggioranza che non sembrano terminate. L’amministrazione del Comune di Manciano guidata da sindaco Mario Mecarozzi quindi continua a traballare, la maggioranza, se ancora può essere definita tale, procede ancora sul filo del rasoio. Il sindaco Mario Mecarozzi sembra posizionarsi sul ciglio del baratro, in equilibrio precario, basta un soffio per farlo cadere giù. Due giorni fa la maggioranza si è riunita, a Montemerano, per cercare di trovare un compromesso e gettare basi solide per il futuro dell’attuale amministrazione. Ma il tentativo sembra essere andato a vuoto. I quattro del neonato gruppo consiliare interno alla maggioranza nominato “Per il Nostro Comune” restano con un pugno di mosche. Possiamo dedurlo dal commento dell’ex assessore al turismo Giulio Detti postato pubblicamente su Facebook: “Dal 12 settembre non sono più assessore. Ringrazio i cittadini, le associazioni ed i dipendenti comunali per il sostegno. I miei progetti sono riusciti grazie a voi, adesso non so che fine faranno”. In questa prima affermazione già possiamo cogliere la nota polemica e la rassegnazione dell’ex assessore Detti che continua: “è un peccato perché l’eco-museo, la biblioteca, il cinema satellitare con eventi streaming, la Vivamus School (laboratorio artistico per i più giovani) rimarranno sogni nel cassetto. Ma la politica è così. Le decisioni le prendono sempre in pochi, per fortuna prima o poi è il popolo a doverle giudicare”. Ovviamente con ‘in pochi’ Giulio Detti intende il sindaco Mario Mecarozzi e i membri della maggioranza che sostengono lo stesso sindaco. Decisioni come: la revoca delle deleghe e degli assessorati ai membri di del gruppo consiliare dissidente e la ricostituzione di una nuova giunta, che è avvenuta ufficialmente nella tarda serata di ieri e che sarà formata da sei elementi. Ricomposta la giunta comunale di Manciano. Il sindaco Mario Mecarozzi infatti ha distribuito le deleghe. Confermato Mirco Morini nella carica di vicesindaco, rimangono da definire ancora gli altri incarichi ma i nomi sono però certi: Inerio Biondi, Cesare Ciavattini, Cristina Petrucci, Andrea Caccialupi. Ancora l’ex assessore Giulio Detti dice che le decisioni vengono prese da pochi quindi non dalla maggioranza. Questo è un segno chiaro di sfiducia nei confronti del sindaco e di chi siede accanto a lui. Ciò significa che la maggioranza non c’è più e che alla prima occasione si scioglierà? Perché allora il gruppo consiliare “Per il Nostro Comune” con a capo Roberto Denei continua a dire nelle sedi ufficiali di sostenere l’amministrazione? Le due cose non possono di certo andare di pari passo. Giulio Detti affermando che “le decisioni le prendono in pochi” sferra l’ennesimo colpo al costato dell’attuale sindaco Mecarozzi che dovrà mandare giù l’ennesimo rospo. Insomma la frattura tra i membri del gruppo consiliare formato da Roberto Denei, Eleonora Amadii, Serena Bulgarini e Giulio Detti e il resto della maggioranza sembra divenire sempre più larga e profonda. Quanto potrà essere portata avanti questa pantomima? Quanto ancora potrà governare il sindaco Mecarozzi che, a detta sua, si sente “completamente sfiduciato” da una buona parte della maggioranza? Si accettano “scommesse”. Forse come dice Detti, riferendosi alle scelte fatte dal sindaco” per fortuna prima o poi è il popolo a doverle giudicare”. Ma visti i nuovi sviluppi della vicenda è molto più probabile il “prima” che il “poi”. A meno che sia il gruppo di Denei che quello del sindaco Mecarozzi non continuino a fare finta di niente, a farsi la guerra soltanto fuori dalla sedi istituzionali per poi trovarsi tutti d’accordo, in sede di consiglio comunale, pur di mantenere la poltrona e approvare il tanto atteso piano strutturale. Lo scopriremo solo vivendo. Anche se i cittadini si aspettano spiegazioni da parte dei protagonisti delle vicende politiche avvenute in questi giorni, che tardano ad arrivare. Il prossimo consiglio comunale, in data da definirsi, potrà essere l’occasione giusta per poter sciogliere tutti i nodi venuti al pettine. 

Andrea Teti

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