Al rave partecipano centinaia di ragazzi e la musica non si ferma nemmeno dopo la tragedia
I due carabinieri feriti abbandonati in mezzo alla strada
I due carabinieri feriti abbandonati in mezzo alla strada
MANCIANO - Una pasquetta finita in un lago di sangue ancor prima d'iniziare. Massacrati di botte, ridotti in fin di vita e abbandonati agonizzanti sul ciglio della strada come carcasse. Questo quanto successo ieri mattina ad Antonio Santarelli (43 anni) e Domenico Marino (34 anni): i due carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Pitigliano pestati a sangue con un paletto di legno usato per la recinzione da un gruppo di ragazzi. Una tragedia annunciata che si è consumata al termine di una tre giorni scandita dalla sregolatezza. Alcol, sesso, droga e musica hanno, infatti, accompagnato il rave party dallo scorso sabato. Un tam tam organizzativo via web che ha portato diverse centinaia di ragazzi a darsi appuntamento in un campo nei pressi del Ponte della Fiora. Tende, macchine, roulotte, furgoncini e musica sparata a tutto volume per un week end di Pasqua all'insegna del "tutto concesso". Una strada solitamente poco trafficata, la Provinciale 22, che per l'occasione è stata invece il crocevia prediletto di uno sciame di ragazzi in cerca di trasgressione. Una vera e propria mandria umana che ha messo in seria difficoltà sia i residente di San Martino, allarmati per la situazione, sia gli automobilisti che si sono trovati a procedere a passo d'uomo a causa dei "festaioli" che, a detta di alcuni passanti, camminavano a piedi lungo la carreggiata con fare confusionale. "Una freddezza glaciale - racconta R.B, residente della frazione mancianese - questo quanto ho osservato negli occhi di quei ragazzi arrestati che, solo pochi minuti prima, avevano ridotto in fin di vita due uomini".
Un festino incurante di tutto e tutti che non si è fermato nemmeno quando nel campo è giunta la notizia della feroce aggressione ai due carabinieri. Alle 18 di ieri sera, quando a Siena un carabiniere lottava per la vita e l'altro aspettava di sapere se le percosse avessero compromesso per sempre la sua vista, le tende di quello sciame di ragazzi erano ancora lì. Il campo, trasformato in un tappeto di rifiuti, erano ancora adibito a festa.
Erano da poco passate le 10 e 30 del mattino quando gli aggressori, tre maggiorenni e un minorenne tutti provenienti da Firenze, sono stati fermati ad un posto di blocco altezza del bivio che congiunge San Martino - Sovana Manciano. Un controllo di routine che ha scatenato la rabbia dei quattro giovani, provenienti dal rave party organizzato lungo il tratto di strada che collega San Martino a Sovana su un prato ai bordi della strada nei pressi del Ponte della Fiora. Stando alle prime ricostruzioni, dopo essersi rifiutati di sottoporsi all'alcool test gli aggressori, si sono rivoltati come belve contro i due carabinieri. Percosse dalla violenza inaudita che hanno ridotto in fin di vita i militari. Una brutalità glaciale consumata in pochi attimi e seguita poi da una rocambolesca fuga a bordo di una Ford Focus. I carabinieri trovati in una pozza di sangue da una pattuglia di vigili urbani di Sorano, sono stati soccorsi e trasportati d'urgenza dall'elisoccorso all'ospedale "Scotte" di Siena. La fuga dei giovani si è invece conclusa dopo pochi chilometri quando una volante della compagnia di Saturnia ha intercettato la vettura traendo in arresto gli aggressori che, secondo alcuni testimoni, si sono fermati solo dopo aver udito una serie colpi di pistola sparati in aria dai militari.
Andrea Teti
bè comunque non è che si può sempre generalizzare, quei ragazzi potevano anche essere usciti da una discoteca o da un bar, qui credo che è il gesto da condannare non il rave!!
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