MANCIANO:
Consiglio comunale con un solo assente giustificato per motivi di salute: Marcello Cherubini. La seduta è stata aperta dal gruppo del partito socialista italiano di cui è capogruppo il consigliere di maggioranza Roberto Bulgarini. All'ordine del giorno sono stati dibattuti molti argomenti su cui maggioranza e opposizione, armati di dialettica, si sono dati battaglia. Dall'approvazione dei verbali della seduta precedente, alla ratifica della delibera della giunta comunale per la "Variazione al bilancio di previsione 2010" adottata con urgenza. Poi l'assemblea è entrata nel vivo con l'assestamento di bilancio, la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e la verifica del perdurare degli equilibri di bilancio. Si è poi proseguito con l'approvazione del nuovo statuto del Coseca, l'approvazione del regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili, l'approvazione delle modifiche al regolamento edilizio comunale e infine le comunicazioni del sindaco. E proprio Mario Mecarozzi, in sede di consiglio (come previsto dallo Statuto) ha dovuto motivare la revoca delle deleghe all'ex assessore Roberto Bulgarini. Su questo argomento l'atmosfera si è subito surriscaldata e i toni dei due protagonisti, il sindaco Mario Mecarozzi e il consigliere Roberto Bulgarini, si sono alzati notevolmente. Accuse reciproche che si sono trasformate in benzina. Il sindaco Mario Mecarozzi ha accusato il consigliere Roberto Bulgarini di "non andare d'accordo, e di non essere ben visto dal resto della maggioranza e da alcuni dipendenti comunali" e di non aver rispettato la " filosofia politica" e il "civismo" che - secondo il sindaco - rappresentano le fondamenta su cui è stata costruita la Lista Manciano Comune Aperto che ha vinto le ultime elezioni comunali. Inoltre - ha sottolineato chiaramente il sindaco Mario Mecarozzi - Roberto Bulgarini, dall'inizio di questa legislatura ha continuamente 'sparlato' gettando fango sull'intera maggioranza sia su questioni politiche che personali". Roberto Bulgarini ha replicato con argomentazioni politiche passando anche dalle questioni personali: "Non sono stati rispettati il programma elettorale e gli indirizzi generali di Governo. Non voglio tradire la fiducia che una parte dei cittadini ha riposto in me. Voglio i nomi dei testimoni che dichiarano di avermi sentito 'sparlare' del resto della maggioranza e dei dipendenti comunali sia a livello politico che personale. Io dico solo la verità anche se alle volte per alcuni risulta scomoda e sono qui ha rappresentare il partito socialista italiano". Dopo la discussione molto vivace e infuocata dei due protagonisti quello più risentito e alterato è sembrato Roberto Bulgarini che, dopo aver riposto le proprie cose nella valigetta, se ne è andato urlando: "Non permetto che si dicano delle pure falsità sul mio conto e che mi vengano attribuite chiacchiere e dichiarazioni che non ho mai fatto". Una questione che non sembra essersi spenta e chiarita durante questo consiglio comunale e che quindi potrebbe essere solo stata rinviata "alla prossima puntata".
Andrea Teti
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