MANCIANO - Colpo di scena o sarebbe meglio dire colpo di grazia. É ufficiale, la giunta comunale del sindaco Mario Mecarozzi non mangerà il panettone. Cade l'amministrazione comunale di Manciano, il consiglio si scioglie e il centro-sinistra festeggia. "Finché c'è la maggioranza resto il sindaco di Manciano, quando la maggioranza non ci sarà più me ne andrò a casa senza nessun problema" queste sono le ultime "parole famose" del sindaco Mecarozzi rilasciate alla stampa nei mesi scorsi. Durante il consiglio comunale fiume di martedì scorso, alle 4.00 del mattino, l'amministrazione guidata dal sindaco Mario Mecarozzi è implosa, dopo che il consiglio comunale ha approvato il Piano Strutturale. Il Piano è stato discusso, votato ed analizzato punto per punto da tutti i membri del consiglio comunale con i supporto e il parere tecnico dell'architetto comunale Fabio Detti. I cinque membri della minoranza, Daniele Pratesi, Marco Galli, Evans Ottavi, Roberto Bonomei e Giuseppe Bozzini insieme ai quattro membri del gruppo di maggioranza "Per il Nostro Comune" Roberto Denei, Giulio Detti, Eleonora Amadii e Serena Bulgarini, hanno dato in blocco le dimissioni subito dopo aver approvato il Piano Strutturale approfittando di una breve pausa. A questa manovra politica messa a punto dalla minoranza in accordo con il gruppo di maggioranza "Per il Nostro Comune" ogni cittadino è libero di dare la propria lettura politica ed esprimere il proprio giudizio personale. Non ci sono gli elementi per poter dare una sola ed oggettiva lettura politica a questa vicenda. Non ci sono indiscrezioni sugli eventuali accordi intercorsi tra il gruppo di minoranza e il gruppo "Per il Nostro Comune". La giunta Mecarozzi colta di sorpresa, ovviamente non si aspettava quest'epilogo, alle ore 4.00 del mattino, non ha potuto fare altro che prendere atto che non ci sono pià le condizioni per poter governare e al segretario comunale è toccato l'ingrato compito di comunicare e ufficializzare la disfatta dell'ormai ex amministrazione mancianese e lo scioglimento del consiglio comunale. I membri della minoranza sono restati comunque all'entrata del consiglio e dopo aver atteso l'intervento del segretario comunale sono rientrati per stringere le mani alla Giunta uscente mentre i membri del gruppo "Per il Nostro Comune" se ne sono andati durante la pausa e non sono più rientrati. La disfatta di un'amministrazione che coincide con la disfatta di un' area politica ben precisa, quella del centro-destra mancinese, che salito al governo di Manciano, dopo sessanta anni di assenza, non riesce a portare fino infondo il proprio mandato. Quindi si dissipa lentamente il polverone che nei mesi scorsi ha avvolto e celato le varie vicende che repentinamente si sono susseguite all'interno del "Palazzo del Potere". Basta pettegolezzi e chiacchiere da bar. I cittadini adesso possono almeno iniziare a fare le proprie riflessioni partendo da due precise certezze. La prima riguarda il Piano Strutturale, finalmente approvato dal Comune di Manciano, anche se con estremo ritardo. Qualcuno dirà "meglio tardi che mai". La seconda certezza è che presto i cittadini del Comune di Manciano saranno chiamati ad eleggere democraticamente la nuova amministrazione comunale di Manciano. Ovviamente tutti si aspettano un imminente periodo di fuoco, durante il quale si scontreranno le varie forze politiche, protagoniste delle ultime importanti vicende mancianesi, con le proprie argomentazioni e le proprie posizioni. Poi le forze politiche presenti e attive sul territorio inizieranno ad intraprendere un percorso lungo e tortuoso, di forma e di sostanze, che terminerà con la presentazione delle liste elettorali che parteciperanno alla prossima tornata elettorale. Ma questi argomenti verranno approfonditi e analizzati successivamente, è ancora troppo presto per poter fare previsioni.
Andrea Teti
Andrea Teti
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