MANCIANO :

Resta inutilizzata la collezione di attrezzatura agricola risalente ai primi del Novecento che tre anni fa Mario Babbanini donò al Comune di Manciano. Sono circa trecento pezzi di notevole valore storico, culturale e sociale che costituiscono un vero patrimonio per il territorio di Manciano. Dopo circa tre anni dalla donazione questo patrimonio resta inutilizzato e non viene in alcun modo valorizzato dall'ente pubblico. Non sembra esserci l'intenzione di allestire un museo o una mostra storica, come è avvenuto in altri paesi, e 0 Comune di Manciano non sembra preoccuparsi di questa questione. A fine agosto la Regione Toscana ha stilato una lista, poi pubblicata sul sito dell'Arsia, di antichi mestieri da salvare perché rischiano di sparire e la perdita di solide tradizioni provoca danni economici e culturali nel nostro territorio. Un'azione da parte della Regione Toscana a tutela degli antichi mestieri rurali che devono essere valorizzati e ben conservati. I cittadini di Manciano, che sono a conoscenza della donazione fatta da Babbanini, si chiedono perchè il Comune non chieda aiuto alla Regione visto che non ci sono abbastanza fondi. "Forse questo patrimonio così importante non rientra negli interessi e nelle priorità del Comune di Manciano?" La Bcc è l'unica istituzione che ha sostenuto economicamente Mario Babbanini riproducendo circa mille copie del libro, da lui redatto, intitolato "Il tempo e la memoria". Copie che il Comune di Manciano ha poi promesso di distribuire ma che a distanza di anni riposano ancora negli scatoloni in cui erano stati confezionati. Il ricavo della vendita dei libri sarebbe stata una risorsa che il Comune stesso avrebbe potuto riutilizzare per la manutenzione dei trecento pezzi di attrezzatura agricola antica donati da Babbanini che oggi stanno andando in rovina. Infatti i pezzi più grandi della collezione sono stati parcheggiati in un campo in balia delle intemperie. Alcuni esperti di collezionismo e di arte dicono che i pezzi tenuti all'esterno non sopravviveranno ad un altro inverno. Mario Babbanini è molto dispiaciuto per questa situazione. "Quello che provo - spiega Babbanini - è un sentimento di vicinanza, di affetto verso i cittadini di Manciano e di responsabilità, passione e amore verso la storia del nostro territorio. Vorrei richiamare sulla collezione che ho donato al Comune l'attenzione delle istituzioni o di qualsiasi altro ente che possa intervenire tempestivamente occupandosi della manutenzione, della conservazione e della valorizzazione dei trecento pezzi antichi di attrezzatura agricola. E' una richiesta che faccio io a nome di tutta la popolazione di Manciano - conclude - perché il modo in cui viene gestito questo patrimonio storico è un danno culturale, economico e uno schiaffo dato al ricordo, al nostro passato e alla nostra storia".
Andrea Teti